Tutti ne parlano, ma che cosa è il Threat Modeling? È una metodologia che permette di identificare, comprendere e mitigare le minacce alla sicurezza di un sistema, di un’applicazione o di un’infrastruttura.
Consente di esaminare in modo regolare un sistema da più punti di vista e di capire come potrebbe essere attaccato. Quali vulnerabilità esistenti potrebbero essere sfruttate e quali contromisure devono essere adottate per ridurre o eliminare i rischi in modo proattivo.
Per sua natura, il Threat Modeling coinvolge figure professionali diverse, dagli sviluppatori ai responsabili della sicurezza. Contribuisce a dare una visione condivisa delle potenziali minacce e a privilegiare gli interventi di mitigazione necessari.
Questo approccio rafforza la sicurezza e aiuta a ottimizzare le risorse e a ridurre i costi legati all’Incident Management.
Questi temi sono stati al centro del talk che ho presentato sul palco di HackInBo lo scorso dicembre dal titolo: “Threat Modeling: metodologie e framework per anticipare e classificare i rischi”. Ho cercato di offrire una panoramica su questa tecnica e di evidenziare come il Threat Modeling non sia solo un esercizio tecnico, ma un vero e proprio processo strategico che permette di anticipare le mosse degli attaccanti e costruire sistemi più robusti e resilienti.
Anticipare le minacce non è più un’opzione, ma una necessità che deve coesistere al pari degli obiettivi di business prefissi.
In questo senso, il Threat Modeling stimola un cambiamento culturale, spingendo le organizzazioni a considerare la sicurezza come parte integrante del processo di sviluppo garantendosi un vantaggio chiave nell’era digitale.
A questo punto non mi resta che darti li link per accedere al video e augurarti una buona visione!