Gestire un team apre spunti di riflessione non solo sulle modalità di soddisfacimento degli obiettivi di progetto, ma anche su quelli personali del team.
Da qui, è compito del referente di progetto capire le motivazioni del proprio gruppo e di ciascun singolo, ponendosi l’obiettivo di soddisfarli, perché questo si coniuga con l’obiettivo di progetto, perché se il team è motivato farà meglio il suo lavoro!
Partirei da una distinzione fondamentale delle motivazioni: intrinseche ed estrinseche.
Le motivazioni intrinseche sono quelle naturali, basate sulla curiosità e sul il bisogno di esplorare l’ambiente alla ricerca di nuove informazioni e soluzioni. Importante per la motivazione intrinseca è, inoltre, la padronanza, cioè il bisogno di sentirsi sempre più competenti.
Le motivazioni estrinseche sono quelle dettate da un impegno in un’attività per scopi che sono estrinseci all’attività stessa, quali, ad esempio, ricevere lodi, riconoscimenti, buoni voti o per evitare situazioni spiacevoli.
Notate queste caratteristiche trai propri membri del team, non sarà facile trovare il giusto compromesso tra le due; spingiamo su quelle intrinseche che mi ispirano parecchio.
La Self-determination theory (Deci, Ryan 2004) propone queste caratteristiche intrinseche:
Competence: ciò che una persona dimostra di saper fare (anche intellettualmente) in modo efficace, in relazione ad un determinato obiettivo, compito o attività in un determinato ambito disciplinare o professionale [ Centro studi Erickson].
Autonomy: non è da intendere come il dover sapere fare tutto da soli, ma consiste nella capacità di saper ricavare le giuste informazioni dai giusti interlocutori, necessarie a portare avanti il proprio lavoro.
Relatedness: la capacità di sapersi relazionare non solo coi propri colleghi ma anche coi propri clienti, al fine di riuscire a soddisfare gli obiettivi business e commerciali.
Notare come queste 3 caratteristiche siano strettamente correlate tra loro.
Da queste 3 caratteristiche sono state formulate altre teorie basate sulle motivazioni, sino ad arrivare alla definizione di quelli che sono i 10 Desideri dei membri del team (di cui 3 sono quelli sopra descritti):
Feel accepted: sentirsi parte integrante del team, mediante la collaborazione con tutti e la condivisione delle proprie esperienze e del proprio background professionale;
Curiosity: trovare, anche di fronte ad un’attività noiosa, qualcosa di nuovo che possa stimolare la propria curiosità;
Honor: la squadra deve proporre le proprie regole di gioco (condivise dal referente), così saranno più facili da seguire;
Purpose: avere sempre obiettivi di breve, medio e lungo termine, non solo circoscritti al perimetro dell’attività che si sta portando avanti in quel periodo;
Order: recepire le norme aziendali sufficienti a consentire il buon vivere all’interno della propria organizzazione;
Influence: percepire ciò che sta accadendo intorno a noi, ascoltando ciò che hanno da dire gli altri e aiutarli col nostro contributo e col nostro carisma (avendo la fortuna di averlo;))
Status: capire il proprio valore all’interno dell’organizzazione.